Copertina Escursionismo 1

ESCURSIONISMO 1

COMUNE DI BRIGA ALTA

Upega - Passo Lagarè - Carnino – Upega

Dislivello: 400 mt - Durata: 3.30 h
Dall'abitato di Upega si raggiunge il Passo Lagaré e si scende all'abitato di Carnino Superiore. Per il ritorno ad Upega è possibile ripercorrere lo stesso percorso o attraversare la Gola delle Fascette lungo la strada asfaltata. Il dislivello in salita è di 400 mt, di 800 mt se si percorre il seniero a ritroso.

Upega - Cima Piancavallo (mt 1896)
Dislivello: 600 mt
Dalla Cima di Piancavallo è possibile godere di uno splendido panorama a 360 gradi, spaziando dalle Alpi sino al mare.

Upega - Passo Tanarello (mt 2200)
Traversata a piedi lungo la "canonera". Il percorso si sviluppa lungo la cresta che dal Colle delle Selle Vecchie giunge al Passo Tanarello. Durante la traversata si possono salire le cime: Bertrand (mt 2848) - Missun (mt 2356) - Farenga (2211) - Ventosa (2096).

COMUNE DI GARESSIO

Dal Colle San Bernardo al Monte Galero

Dislivello: 751 m - Durata 2 h e 30 min
Lunga escursione verso una delle più note e panoramiche cime delle Alpi Liguri sullo spartiacque tra la Liguria (Valli del Neva e Pennavaira) ed il Piemonte (Valle Tanaro)
Partenza dal Colle San Bernardo (m 957) (km 6 da Garessio) immersi nel verde la strada sale tra faggi secolari e betulle. La cima, molto frequentata, è un importante nodo orografico. L'escursione, nel mese di giugno, permette di osservare particolari esemplari di flora alpina. Ritorno: per l'itinerario di andata.

Dal Colle San Bernardo a Cerisola
Dislivello: 685 m in discesa, 250 m in salita - Durata: 2 h e 30 min
Tranquilla e facile escursione in mezzo al silenzio ed al verde dei boschi
Partenza dal Colle San Bernardo (m 957) si prosegue sulla SS582 in direzione versante ligure, dopo circa 1 km, a destra (ovest) parte una strada che prosegue in costante discesa (est - sudest) fino alle prime case di Cerisola (m 522 - ore 2,30 dal Colle di San Bernardo). Cerisola è una graziosa frazione di Garessio, sul versante ligure. Il suo nome deriverebbe dalle numerose piante di ciliegio che, grazie al clima mite, fioriscono precocemente. Ritorno: per l'itinerario di andata oppure da Cerisola si percorre con la vettura la SS582 in direzione di Garessio (km 15).

Dalla Colla di Casotto al Bric Mindino
Dislivello: 498 m - Durata: 1 h e 30 min
Bella e frequentata passeggiata con eccezionale panorama dalla vetta del Bric Mindino
Partenza dalla Colla di Casotto (m 1381) si imbocca (nordovest) una strada,.dopo circa 30 min dalla partenza (m 1515), si incontra un bivio.
A destra una strada a nordest porta al Colle di Prato Rotondo (m 1503 - h 0,40 dal bivio).
A sinistra (ovest) la strada passa sotto le Rocce del Rascazzo (m 1737) e si giunge alla sommità del Bric Mindino (m 1879 - h 1,30 dalla Colla di Casotto) sulla quale svetta una monumentale croce di ferro alta circa 30 metri eretta a ricordo di tutti i caduti in guerra. Dalla cima il panorama è a giro d'orizzonte: verso est il Mar Ligure con l'isola Gallinara, a sud le vette più alte dell'Alta Val Tanaro, ad ovest le Alpi Marittime e verso nord buona parte della catena alpina occidentale. Ritorno: per l'itinerario di andata.

Dalla Colla di Casotto al Monte Grosso
Dislivello: 625 m - Durata: 3 h circa
Lungo ed aereo percorso panoramico tra la Valle Tanaro e la Valle Casotto
Partenza: Colle di Casotto (m 1381) dal piazzale presso la Baita dei Castori, parte verso sud una strada che giunge, a quota 1650 circa, sulla dorsale sudest del Monte Berlino, sopra la costa Bruciata, che divide Valdinferno dalla valle del rio Luvia. In basso (sudovest) il rifugio Savona è reggiungibile in circa 20 min. A destra (nord) si arriva alla sommità del Monte Berlino (m 1789 - h 1,30 dalla partenza). Dalla vetta, verso nordovest si tocca in 15 min. il Monte Mussiglione, con le due cime: Praietto (m 1942) e Becco di Mezzodì (m 1947). Volgendo a sinistra (sud), si sale, in circa 20 min, alla vetta del Monte Grosso (m 2006). Ritorno: per l'itinerario di andata.

Dal Colle del Quazzo al Monte Spinarda
Dislivello: 227 m - Durata: 1 h e 20 min al Monte Spinarda, 1 h e 30 min al Colle della Rionda.
Facile e rilassante passeggiata con ampi panorami sulle Valli Tanaro e Bormida
Dal Colle del Quazzo si imbocca (nord) una strada che attraversa una faggeta per poi proseguire contornando a destra il Bric Meriano (m 1251) Si puo osservare a sinistra la Valle Tanaro ed a destra la Valle Bormida, si continua verso nord sino ad incontrare i pendii del Monte Spinarda (h 0,50 dal Colle del Quazzo). La strada si divide: quella di sinistra (ovest), scende sino sulla strada asfaltata che collega Garessio con Casario e con Vetria. Con la strada di destra (est) in 10/15 min. si raggiunge un bivio: a destra una strada porta ad una sorgente; a sinistra sale (nord) su un sentiero che conduce sulla punta con croce del Monte Spinarda (m 1357). Ritorno: per l'itinerario di andata oppure in vettura dal Colle della Rionda - Garessio - Colle del Quazzo.

Dalla Frazione Cappello alla Colla di Casotto
Dislivello: 701 m - Durata: 2 h e 30 min
Piacevole passeggiata su un antico tracciato di tra le valli Tanaro e Casotto
Partenza da Garessio Borgo Ponte, si imbocca (ovest) la strada provinciale per la Colla di Casotto. Dopo 3 km, al primo tornante inizia a monte una strada (cartello indicatore: giro di Pravadino). Dopo circa 15 min si incontra la strada per la Colla di Casotto, in prossimità della frazione Cappello (m 1125). Da Cappello (ovest) una strada conduce in 15 minuti alle case di Sarezzo (m 1137) ancora abitate. Oltre le ultime abitazioni, a destra (nord) parte un sentiero per raggiungere di nuovo la strada provinciale (h 0,30 da Sarezzo). L'antico sentiero prosegue subito oltre la strada asfaltata e sale le ultime brevi dorsali sotto la Colla di Casotto (m 1381) che si raggiunge in 25 min circa. Ritorno: per il percorso di andata oppure in vettura lungo la strada provinciale dalla Colla di Casotto a Garessio (km 12,5).

Al Colletto Pennino e Fontana delle Meraviglie - Garessio
Dislivello: 570 m - Durata: 2 h e 30 min
Bella e tranquilla escursione alla riscoperta di antiche testimonianze di insediamenti contadini; reperti storici; panorama sulle montagne e sulla pianura di Garessio
Da Garessio si imbocca la SS582 per Albenga. Dopo circa 200 m si supera il rio S. Giacomo sull'antico ponte "dei corni". Si segue (sud - cartelli indicatori: Giro di Scave) una strada che sale al Colletto di Pennino (m 969 - h 1) da qui, parte verso nord un sentiero che, dopo aver superato a destra la caratteristica "Madonnina", torrione di roccia calcarea alto circa 30 m, conduce in 30 min circa al monte Pietra Ardena (m 1100) cima rocciosa con superbo panorama sulla pianura di Garessio. Proseguendo a destra (sud), si giunge alla Fontana delle Meraviglie, nota per la sua stagionale intermittenza (h 2 dalla partenza). Dal vicino Bocchino delle Meraviglie (m 1191), proseguendo a sinistra (est) si scende, in circa 30 min, al Colle San Bernardo (m 957) attraversato dalla SS582 Garessio-Albenga. Ritorno: per l'itinerario di andata.

Passeggiata ai Ruderi del Castello di Garessio
Dislivello: 100 m - Durata: 45 min
Tipici aspetti del Borgo Medievale con reperti storici; visione d'insieme di Garessio.
Da Garessio si percorre via Cavour e quindi via Al Castello, sino ad uno spiazzo erboso. A sinistra un sentiero, conduce alla quadrangolare "Torre dell'Impiccato", legata alle mura del castello. Proseguendo (nord) e superando un'antica porta d'accesso, si arriva ad un pianoro erboso ("cian da Sgnura", ripiano della Signora) circondato da resti di antiche mura (m 720 - h 0,30 circa dalla partenza). A nord un ampio panorama su tutta la pianura, le montagne e le quattro borgate di Garessio, mentre, verso sud, si osservano, i ruderi del castello (XIII secolo) distrutto verso il 1635 dai Savoia. Sul versante opposto a quello di salita, tra le rovine di mura scende (est) un ripido sentiero che porta direttamente alla strada sterrata costeggiante il rio San Mauro (Cartelli indicatori: Al Castello). Ritorno: per l'itinerario di andata oppure dal "piano della Signora" per sentiero che scende (est) sulla strada sterrata lungo il rio S.Mauro.

Dalla Frazione Valdinferno al Monte Antoroto
Dislivello: 931 m - Durata: h e 15 min
Riscoperta di antiche culture contadine in un ambiente alpino ancora intatto
Da Valdinferno (graziosa frazione alpina a 7 km da Garessio) si imbocca (nordovest) una mulattiera che risale le ultime case dell'abitato fino a un pilone (bivio). Si prosegue a sinistra per salire alle case Bosso e quindi Mulattieri. (m 1418 - h 0,45). Da queste, un sentiero a destra (nord) per raggiunge il ripiano Stalla Pian Bersi. A monte è posto il rifugio Savona (m 1600 - h 1 da Valdinferno). Dal rifugio si stacca verso ovest un sentiero che porta alla Colla Bassa, caratteristico passo (m 1846 - h 1,15 dal rifugio). Un sentiero sale sul versante nord del Monte Antoroto (m 2144 - h 2,15 dal rifugio), la cui vetta è caratterizzata da una piccola croce e da una cappelletta con un'immagine della Madonna di Valsorda. Ritorno: per l'itinerario di andata.

COMUNE DI ORMEA

Escursioni dal rifugio Mongioie

1) Le Vene del Tanaro, facile e bellissimo percorso immerso nella più rigogliosa fioritura di tutto l'arco alpino, grazie all'azione mitigatrice del vicino Mar Ligure, raggiunge l'incantevole sorgente che sgorga dalle grotte delle Vene.
2) Le Grotte delle Vene: si sono formate grazie all'erosione provocata dall'acqua proveniente dagli inghiottitoi carsici posti ad alta quota dove la neve in accumulo alimenta le sorgenti in tutto l'arco dell'anno. Lontano dalle più battute cavità aperte alle grandi masse, le Grotte delle Vene sono per chi vuole vedere e conoscere a fondo un ambiente vivo, in movimento.
3) Il Mongioie, classica delle Alpi Liguri che raggiunge i 2630 mt della vetta da dove la vista spazia dal mare all'intero arco alpino e alla pianura piemontese.
4) Bric Conolia (2521 mt) dove abissi rocciosi e doline innevate tutto l'anno rendono quest'ascensione sorprendente.

Escursioni dal rifugio Valcaira
1) Al Lago del Pizzo (m 2073) (0.45 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Colletto quota 2170 - Lago del Pizzo
2) Al Pizzo d'Ormea (m 2476) (1.30 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Ripetitore SIP - Pizzo di Ormea
3) Alla Conca di Revelli (m 2041) (1.45 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Colletto quota 2170 - Lago del Pizzo - Colla del Pizzo - Conca di Revelli
4) Al Pizzo di Conoia (m 2518) (2.45 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Ripetitore SIP - Cima Roccatte (m 2476) - Colle del Bianco - Pizzo di Conoia
5) Al Lago Raschera (m 2108) (3.15 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Ripetitore SIP - Cima Roccatte (m 2476) - Monte Rotondo (m 2497) - Bocchin d'Aseo - Lago   Raschera
6) Al Mongioie (m 2630) (4 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Ripetitore SIP - Cima Roccatte (m 2476) - Monte Rotondo (m 2497) - Coma Revelli (m 2487) - Bocchin d'Aseo - Monte Mongioie
7) Al Colle dei Termini (m 2014) (2.30 h) Rif. Valcaira - Costa Valcaira - Colletto quota 2170 - Lago del Pizzo - Colla del Pizzo - Cima Ruscarina - Cima Ferrarine - Colla dei Termini

La Balconata di Ormea – Sentiero della Via Alpina
E’ un sentiero di circa 40 km che percorre il versante sinistro orografico della vallata nel Comune di Ormea, ad un’altitudine media di 1200 m. Partendo da Eca, sono stati esplorati e riattivati antiche strade e sentieri, riuscendo a giungere fino a Viozene. La Balconata transita nel territorio di 9 frazioni toccando ben 24 borgate, molte ormai abbandonate. E’ un percorso adatto a tutti, senza molte difficoltà passando dagli 850 di Eca ai 1500 della Chiesa di San Giovanni Battista alla Colma. Le stagioni, con l’alternanza dei colori, dei profumi e dell’oscurità nelle ombre, modificano il paesaggio degli itinerari nei vari periodi dell’anno; l’esposizione a sud e la vicinanza al mare rendono fruibile e caratteristica la Balconata anche nel periodo invernale. Si gode di una splendida vista sulla valle e inoltre si possono ammirare chiese del 1600 e del 1700, antiche case rurali in pietra, con il tetto di paglia o di ardesia, forni comunitari, piloni votivi, seccatoi.

La Balma del Messere o Grotta dei Saraceni
Partenza: Ponte della strada provinciale Cantarana – Caprauna
Dalla pista ciclabile, a un centinaio di metri dal ponte, si svolta a sinistra su di un sentiero in salita. Al primo bivio svoltare a destra e dopo un palo della linea elettrica si svolta a sinistra in salita. In pochi minuti si raggiugne la Balma del Messere. L'escursione termina ripercorrendo a ritroso il sentiero fino alla pista ciclabile oppure, sempre a ritroso, al primo bivio si prosegue diritti. Qui si percorre il tracciato che costeggia l'Orrido di Prale (Rio Pendagli) e si arriva in frazione Licatti. Al secondo gruppo di case si imbocca la vecchia sterrata che porta alla fraz. Bavi per proseguire con vista sulla valle. Dopo una discesa si giunge prima all'omonima frazione per poi, su asfalto, arrivare a Campo Comune e poi a Bossieta e da qui per il vecchio tratturo fino ad Ormea.

Stazione Nasagò – Eca – Albra – Villaro – Ormea
Partenza: Stazione Ferroviaria di Eca-Nasagò - Arrivo: Ormea
Durata: h 3,30 - Difficoltà: E
Dalla stazione ferroviaria, in direzione Ormea; poco oltre un ponticello inizia un sentiero che sale per Eca Santa Libera (chiesetta), fino alla partenza della Balconata nella borgata San Giacomo. Procedere sul tracciato principale fino a Villaro attraversando le borgate di Vacieu, Cariò, Albra. Un centinaio di metri oltre il cimitero della frazione, devia a sinistra verso le case di Airola e poi verso il capoluogo sull’antica strada Ormea – Frabosa che, attraverso il Colle dei Termini, raggiungeva la val Corsaglia e quindi il Monregalese, un’antica via del sale. Si raggiunge la strada comunale di Valdarmella che si può seguire fino alla Piazza principale di Ormea.

Ormea - Airola - Perondo Sottano - Valdarmella - Ormea
Partenza: Ormea - Arrivo: Ormea
Durata: h 4 - Difficoltà: E
Dalla piazza del capoluogo si prosegue per Valdarmella. Superata la Chiesetta di San Mauro, nei pressi di un pilone votivo, procedere a sinistra sul sentiero in salita. Trascurato il primo bivio sulla destra per Villaro, devia a destra al secondo, procedendo per l'antica strada da Ormea a Frabosa, che raggiunge le case di Airola, dove si incontra il percorso principale. Procedere lungo la Balconata in direzione di Valdarmella, transitando per case Gialatti e Perondo sottano. Nella frazione si abbandona la Balconata, seguire per un centinaio di metri la strada asfaltata per Ormea e scendere a destra verso il torrente Armella su sterrata. Seguire il sentiero lungo la sponda destra del rio e, con bellissimo tracciato nel bosco, si raggiunge l’abitato di Ormea nei pressi del ponte dei Corni.

Ormea - Chionea - Chioraira - Aimoni - Ormea
Partenza: Ormea - Arrivo: Ormea
Durata: h 3,30 - Difficoltà: E
Dalla piazza della Libertà in Ormea, procedere sulla strada per Chionea. Di fronte alla settecentesca Chiesa dedicata a Maria Vergine Assunta, prendere a sinistra transitando per Porcirette Sottane, Rian, Chioraira e Colletta fino all’abitato di Aimoni. Nei pressi della fontana, abbandonare l’asfalto e seguire il sentiero in discesa che reaggiunge la strada provinciale. Dopo un centinaio di metri di asfalto, seguire la sterrata che sulla destra scende verso il santuario della Madonna dell’Albareto o delle Ciliege. Antico santuario del 1400 che mostra ancora la vecchia abside romanica e all’interno affreschi del 1478. Lo sterrato procede ancora in discesa fino alla SS. 28 che si dovrà seguire per un centinaio di metri, in direzione di Ormea, per abbandonarla seguendo una piccola strada asfaltata che, sulla destra, conduce al Tanaro e ad Ormea dopo aver costeggiato il parco giochi.

Aimoni - Chiesa di S. Giovanni alla Colma - Chioraira - Aimoni
Partenza: Aimoni di Ormea - Arrivo: Aimoni di Ormea
Durata: h 3,30 - Difficoltà: E
Partenza dalla fraz. Aimoni seguire il percorso principale della Balconata fino all’altopiano della Colma dove sorge la Chiesa San Giovanni Battista. Sono consigliate due passeggiate: al Poggio La Colma, da cui si gode di ampio panorama sulla valle, e al Lago del Lao, procedendo lungo il sentiero alle spalle della chiesa. Per il ritorno, percorrere il sentiero che inizia nel primo tornante della sterrata percorsa in salita, e in discesa si raggiungono i casolari del Colletto. Da questa località si scende alle case della frazione di Chioraira, procedere verso ovest in direzione della borgata di Colletta per rientrare ad Aimoni.

Viozene - Casa Bruciata - Pian del Fo - Pornassino - Viozene
Partenza: Viozene di Ormea - Arrivo: Viozene di Ormea
Durata: h 2,30 - Difficoltà: E
Da Viozene, prima del torrente Reggioso, parte la strada per Toria. Seguire la Balconata di Ormea fino a Pornassino, rientrare a Viozene camminando sulla strada comunale asfaltata che in discesa raggiunge la provinciale e poi su quest’ultima fino alla frazione.

La Torre dei Saraceni
Partenza: Frazione Barchi Sottana (m. 664)
Dalla frazione Barchi Sottana (m. 664), si apre la mulattiera che prende a salire a fianco del ruscello per attrversarlo al primo ponte. Quindi, svoltiamo a sinistra abbandonando il tracciato che prosegue per le Case Zitta, situate a quota 872; si arriva, dopo circa 30 min, in cima al crinale, ove, sopra uno sperone roccioso, domina da secoli la Torre dei Saraceni, a quota 893 m, costruita in pietra legata con calce viva. Da qui, si percorre a ritroso il primo tratto e non si abbandona più la mulattiera principale. Si consiglia una visita a Barchi vecchia, completamente recuperata da un gruppo di tedeschi. Si prosegue ancora in discesa fino a giungere alle case sottane