Copertina Tour dei quattro borghi di Garessio

Tour dei quattro borghi di Garessio

La Città di Garessio veniva chiamata la “perla delle Alpi Marittime”, è stata fino a pochi decenni fa una località turistica rinomata per la bontà della sua acqua San Bernardo e per aver dato i natali a personaggi illustri. Tra essi, il designer Giorgetto Giugiaro e l’illustratore Eugenio Colmo, detto Golia.

“Garesce l'è u ciù bè pais du mundu”  è la frase che noto commediografo nostrano del 1700, Camillo Federici fece dire in dialetto al poeta garessino Giuseppe Ramondo.

Negli anni ‘20/30 del secolo scorso, aveva l’albergo più grande del nord Italia, il Grand Hotel Miramonti.

Garessio è il paese più importante della Valle per dimensioni, popolazione e per attività produttive e commerciali ed è collocata in un'ampia conca circondata dal verde, ricoperta di castagni, in cui confluiscono numerose vallette.

Si compone di quattro borgate, congiunte da viali alberati: Borgo Ponte, Borgo Poggiolo, Borgo Maggiore (pittoresca borgata medievale), Borgo Valsorda.

Il Comune di Garessio è inserito con il suo borgo medioevale tra i Borghi più belli d'Italia.

Il percorso

Distanza 7 km circa – Durata 2h a piedi
Questo tour può essere fatto senza nessuna guida.



Garessio è composto da 4 borgate tutte da scoprire, Borgo Ponte, Borgo Poggiolo, Borgo Maggiore e la Borgata Valsorda.

Con lo spirito di un bel giro in bici o una rilassante passeggiata si può vivere la quotidianità della vita di paese con i suoi ritmi lenti lontani anni luce da quelli frenetici delle grandi città.


Partendo dalla parte bassa del paese troviamo il Borgo Ponte che si distende lungo il corso del Tanaro che taglia in due la borgata.


Questa è la sede del commercio e delle botteghe che si trovano lungo la statale e nella via principale del borgo, Via Vittorio Emanuele, che attraversa il fiume Tanaro sul fotografatissimo Ponte Odasso.


Passeggiando nel Borgo Ponte si può ammirare l'imponente ma quasi nascosta parrocchiale di S.Caterina progettata dal famoso architetto Francesco Gallo e degustare i celebri dolci "Garessini" tipici del paese.

Il Ponte Odasso...la Chiesa di Santa Caterina...e i buonissimi Garessini!!!
Attraversata Piazza Vittorio Veneto dove sorge il Monumento ai Caduti, si transita  sotto un viale alberato e si arriva al Borgo Poggiolo dove sorge la Chiesa S. Antonio da Padova.


Una volta giunti in piazza Tornatore si può sorseggiare un benefico bicchiere d'acqua direttamente raggiungendo il vicino Parco Fonti San Bernardo, uno dei luoghi simbolo di Garessio, aperto da giugno a settembre.


Questo luogo è da sempre un punto nevralgico della vita sociale del paese, la mitezza del clima garessino permette di vivere appieno tutto ciò che il parco offre: così la miracolosa acqua delle Fonti San Bernardo, fra le più leggere al mondo e indicata anche per l'alimentazione dei neonati, potrà essere gustata passeggiando fra i viali circondati da alberi secolari assistendo o partecipando a partite di tennis, o ascoltando la musica che nel pomeriggio rallegra l'atmosfera della rotonda danze. Molte sono le attività diurne e serali che si svolgono nel parco, adatte a tutte le età ed esigenze, dalle mostre d'arte alle serate danzanti sino alle serate in discoteca al sabato sera che hanno reso "Le Fonti" uno dei locali pià amati dai giovani dell'Alta Val Tanaro.un luogo poliedrico immerso in ben 3 ettari di natura.

Il Parco Fonti San Bernardo...e la Chiesa di S.Antonio da Padova!!!
Proseguendo con il tour, da piazza Tornatore si percorre un'altro viale alberato che porta all'ingresso del Borgo Maggiore, inserito tra i Borghi piu belli d'Italia.

Girando per le vie del borgo si può ammirare il bel Palazzo Comunale con la sua torre civica, epoca XIII sec., la Chiesa Romanica di Santa Maria in Ripis risalente al XII secolo e la parrocchiale dell'Assunta.

Nella splendida piazza San Giovanni sorge un caratteristico Battistero a pianta ottagonale, qui si rappresenta ogni 4 anni un suggestivo dramma sacro chiamato il Mortorio, scritto nel 1433 ed ispirato alla Passione di Cristo ed alla sua deposizione dalla croce, che viene rappresentata anche da un quadro 6x5 m donato, alla chiesa e alla comunità, dal famoso designer garessino Giorgetto Giugiaro.

La parte più antica del borgo è visibile dai resti delle mura e delle porte della città, due di queste sono ancora conservate perfettamente: Porta Jhape e Porta Liazolorum.

Piazza San Giovanni il cuore del Borgo Medievale di Garessio
Dal Borgo Maggiore risalendo il versante in direzione Calizzano, partendo davanti alla Locanda Ponte Rosa ci si inerpica tra le case e poi in un percorso in mezzo a prati e boschi in un ambiente naturale e con panorami molto suggestivi. Da qui si raggiunge la Borgata Valsorda dominata dall'imponente cupola del Santuario dedicato alla Madonna, che detiene un primato, ovvero è la prima cupola costruita in Italia in cemento armato, nel 1924.

Da questa borgata si può proseguire sulla Strada Provinciale direzione Calizzano e raggiungere il Colle del Quazzo o discendere la via principale in porfido e tornare in paese passando dalla Strada Provinciale per arrivare alla circonvallazione oppure percorrere via al Santuario che attraversa un'altra piccola borgata Borgoratto, da qui si raggiunge, rientrando nel Borgo Poggiolo.

Il Santuario della Beata Vergine di Valsorda