Località

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Con una superficie di 40.490 ettari nella parte sud-orientale della provincia di Cuneo, la Val Tanaro rappresenta il ponte naturale verso le province liguri di Imperia e Savona, con le quali divide il lungo confine naturale formato dalle Alpi Marittime-Liguri.

COMUNE DI BAGNASCO

NATURA E TERRITORIO
Bagnasco è un piccolo centro della Val Tanaro di 1043 abitanti (01/01/2015 Istat), ha rivestito notevole importanza nei tempi antichi ed è meta di numerosi turisti che, nel periodo estivo, amano trascorrere alcune settimane tra il verde delle colline che circondano il paese.

Situato a 485 metri sul livello del mare, si estende a sinistra del Tanaro in una posizione ideale per raggiungere facilmente le più grandi cittadine vicine e la confinante Liguria.

Circondata da monti e colline che raggiungono i 1.000 metri di altezza è un importante snodo stradale di collegamenti tra la Valle Tanaro e le valli laterali: la Liguria attraverso Massimino, il colle dei Giovetti a 912 m e Calizzano e la Val Mongia attraverso Battifollo.

Il paese è suddiviso in due quartieri: il quartiere Piano e il quartiere Borgo, il più antico e sede del Palazzo Comunale.

L'importanza strategica di Bagnasco è confermata dalla presenza dai ruderi delle notevoli fortificazioni che dominano sul borgo, nonché dal pregevole ponte aereo in cotto e pietra che con quattro arcate attraversa il Tanaro e sorregge una canalizzazione idrica.

STORIA
Bagnasco venne già citata nei tempi antichi, quando i Romani avevano preso il controllo della Liguria e del Piemonte. Difatti esiste un antico ponte romano, perfettamente restaurato che sorvola il fiume Tanaro. A testimonianza del suo passato, il paese veniva chiamato in latino "Balneascum ad Tanarum", come testimonia un cartello lungo la strada statale.

I Romani costruirono una fortificazione che successivamente fu abbattuta e probabilmente fornì il materiale lapideo per la costruzione del nuovo insediamento di Bagnasco, ex diruto Saracenorum castro.

Nel 967 l'imperatore Ottone I la confermò feudo al Marchese Aleramo. Successivamente passò ai Marchesi di Ceva che la dominarono per conto della Repubblica di Asti, poi ai Visconti di Milano, agli Orleans e a varie signorie per confermare il definitivo passaggio avvenuto nel 1558 sotto il controllo dei Savoia.

ATTRATTIVE
La Chiesa parrocchiale di Santa Margherita, antica chiesa della famiglia dei signori di Bagnasco, in origine in stile romanico, è stata profondamente ristrutturata nel XVIII secolo in forme barocche. Al suoi interno vi sono cinque altari, statue lignee, e pitture del Morgari. L'organo di Bruno Giosuè Lombardo è del 1853.

La Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate venne costruita tra il 1000 ed il 1100 in stile romanico-lombardo a tre navate e quasi totalmente ricostruita alla fine del XVIII in stile barocco. Conserva una notevole pala d'altare attribuita a Gaudenzio Ferrari, e una serie di tondi raffiguranti i Misteri del Rosario, statue lignee ad opera del Roasio e l'organo del Vegezzi-Bossi costruito nel 1867.

La Cappella di Santa Giulitta venne edificata attorno all'anno 1000 alla quota di 851 m s.l.m., sulle rovine della precedente fortificazione costruita attorno all'800 dai Saraceni. La Cappella, che conserva antichi affreschi del XV secolo, venne inserita nel XVII secolo in una chiesa più grande a tre navate edificata sul sito.

Di antiche origini sono le cappelle di San Sebastiano, di San Rocco, della Madonna del Ponte e quella di Santa Croce che è stata restaurata all'inizio degli anni novanta e adibita a chiesetta alpina.

PONTE SUL TANARO
Il maestoso Ponte sul Tanaro, detto anche Ponte della Madonna, probabilmente opera dei romani, è stato ristrutturato dai francesi nel secolo XVI ed a sud sull'arco centrale è scolpito il caratteristico giglio di Francia. La particolarità di questo ponte sta nei numerosi archi sui quali è stato costruito un canale che trasporta acqua per l'irrigazione dei terreni. L'uso delle acque fu concesso al Comune a titolo gratuito dal duca Emanuele Filiberto, unitamente ai diritti di pesca nel territorio, riconoscimento ai meriti dei bagnaschesi verso casa Savoia.

IL BAL DO SABRE
Si tratta di una antica danza di spadonari che si rifà ad ancestrali riti pagani di fertilità della terra su cui si è soprapposta col tempo una leggenda legata al passaggio dei Saracenti in Alta Valle Tanaro nel X secolo.
Rientra nell'antica e ampia tradizione delle danze armate, molto diffuse nei paesi del Nord Europa. I dodici danzatori, abbigliati in stile moresco, eseguono una complessa danza articolata in figure al ritmo dei tamburi suonati dai "tamburini". Gli altri personaggi che la leggenda saracena racconta sono le guardie, il condannato, il banditore e il giullare .

BAGNASCO A COLORI
È un'importante manifestazione dedicata all'arte nelle sue varie forme, da artisti impegnati a dipingere muri cittadini e pannelli, l'esposizione Vespe e trattori, l'esibizione del Bal do Sabre, danza del ventre e esibizione dei falconieri, i madonnari, il truccabimbi. Inoltre si possono assaggiare i prodotti gastronomici della Valle, ballare danze occitane, assistere a spettacoli di magia e passeggiare nel mercatino dell'artigianato.

INFO
http://www.comune.bagnasco.cn.it/