NATURA E TERRITORIO
Caprauna (Cravaun-a in piemontese e in ligure) è un comune di 103 abitanti (01/01/2015 Istat).
 
Il territorio comunale è situato all'estremo limite meridionale e orientale della provincia di Cuneo, nella parte terminale della Val Pennavaire nel versante marittimo/ligure delle Alpi confinante con la Val Tanaro. Confina con la Liguria ed è contornato per tre quarti da monti disposti ad anfiteatro. Fa parte delle Alpi Liguri con una  consistente biodiversità per la sua posizione geografica mitigata dal mar Ligure su cui si affaccia con una bellissima vista, che nei giorni di sereno arriva alle Alpi Apuane e alla Corsica. 
l paese comprende un nucleo di vecchie case tradizionali in pietra a vista, addossate l’una all’altra in gruppi trasversali, separati da strette vie.
 
Il Comune ha 5 frazioni: Poggio (capoluogo), Case Mezzane, Chiazzuola, Ruora e Case Sottane  è posto a 950 metri s.l.m. e si estende sino ai m. 1740 del monte Armetta.

STORIA
Nell'XI secolo il territorio di Caprauna faceva parte dei possedimenti di Bonifacio del Vasto quindi, dopo lo smembramento di questi, pervenne ai Marchesi di Clavesana (già signori di Albenga) che il 25 luglio 1320 lo infeudarono, gli stessi lo passarono ai Cepollini di Albenga, insieme ad Alto. Nel 1736, per effetto dei patti preliminari al Trattato di Vienna, il feudo passò con numerosi altri feudi piemontesi al Regno di Sardegna.
 
Caprauna si distingue per una plurisecolare faziosità con i limitrofi comuni di Almo, Moano e Aquila D’Arroscia, dipendenti politicamente dalla Repubblica di Genova. Perciò in età moderna, il contenzioso per lo sfruttamento delle risorse territoriali si trasforma in un problema di confini tra stati. Lo Stato sabaudo, nei suoi tentativi espansionistici, era solito appoggiare le contese tra comuni. Fra il comune di Caprauna e il comune di Almo (ora Armo in provincia di Imperia) per lo sfruttamento delle terre denominate “la bandia”, l’attuale zona che si estende dal Colle di Caprauna al Pian dell’Arma, intorno al 1740,  fu guerra per circa 50 anni, con numerosi morti e furti di bestiame.

ATTRATTIVE
Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonino Martire Chiesa della Confraternita di San Bartolomeo Cappella di San Rocco in località Ruora Santuario dell'Assunta, Chiesa di Madonna Guarneri del XIII secolo posta sulla antica mulattiera che sale dal paese ai pascoli alti.

Festa della formaggetta, del pan dé cà e degli antichi mestieri, festa della  Rapa bianca a pasta gialla di cui Caprauna è presidio Slow Food, coltivata sino a m. 1500 su antichi terrazzamenti di cui tutta la zona è ricca.
 
MUSEO ETNOGRAFICO
Il Museo Etnografico è stato aperto nel 2000. Vi sono esposti sia oggetti e fotografie d'epoca che testimoniano la civiltà contadina del Comune, sia materiale informativo su grotte, flora e fauna locali. Il Museo è completato da una sezione riguardante la preistoria della Val Pennavaira, Pennavaire,  costituita da pannelli e calchi, a cura del Laboratorio di Antropologia Storica e Sociale delle Alpi Marittime (L.A.S.A.).
 
Numerose sono le grotte in Val Pennavaire e anche nel comune di Caprauna, denominate “arme” in dialetto si tratta di caverne che hanno svelato la frequentazione umane a partire dal Paleolitico superiore sino all’età romana.
Fitta la rete sentieristica  per escursioni a piedi, in mountain bike  o a cavallo tra cui ricordiamo l’Alta Via dei Monti Liguri,  la Via Alpina e dei tratti delle antiche Vie Del Sale che collegavano il mare con la zona di Ormea.

Le leggende del paese ci raccontano come le Bazure (streghe) usavano la propria magia anche sul monte Armetta (così denominato perché la sua cima a becco può essere un riparo, una piccola arma) e scatenavano furiose tempeste nelle notti illuni e poi si ritirassero nei castelli incantati di tutta la valle.

INFO
http://www.comune.caprauna.cn.it/