Località

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Con una superficie di 40.490 ettari nella parte sud-orientale della provincia di Cuneo, la Val Tanaro rappresenta il ponte naturale verso le province liguri di Imperia e Savona, con le quali divide il lungo confine naturale formato dalle Alpi Marittime-Liguri.

COMUNE DI PERLO

NATURA E TERRITORIO
Perlo (così anche in piemontese) è un comune di 119 abitanti (01/01/2015 Istat).
Si trova in una valletta laterale dell'alta valle Tanaro, scavata dal rio Perletta.
Il paese sorge a circa 700 m s.l.m., immerso in un territorio ricco di boschi, che giunge al confine con la provincia di Savona. Il comune comprende le borgate di Costa, Cantone, Villaro e Moretti, poste in zone panoramiche, e la frazione di Perletta, lungo la strada verso Nucetto. Accanto alle bellezze del paesaggio Perlo offre quelle sotterranee della Grotta dei Saraceni, nei pressi del Bric del Castlet. Più a valle rispetto il capoluogo sorgono i resti dell’antico castello medievale.

STORIA
L'area di Perlo, come quelle limitrofe, sembra sia stata colonizzata fin dai tempi dell'antica Roma, ipotesi confermata dal rinvenimento di antri e cunicoli scavati nella roccia e di monete e statuette romane. Probabile è anche la sua origine come borgo di Nucetto.
Il paese, dopo varie vicissitudini ed il periodo buio conseguente alla caduta dell'Impero romano d'Occidente conobbe la propria autonomia come borgo fortificato durante l'epoca feudale, con la costruzione nel XIII secolo del castello ad opera di Giorgio II (detto Nano) marchese di Ceva.
Nel 1541 Carlo II di Savoia, dopo aver conquistato il borgo, lo investì a Giulio Cesare Pallavicino a cui seguì Alfonso Del Carretto. Nel 1558 il feudo torno nelle mani dei Savoia che lo investirono a Giuseppe Cambiano di Ruffia, a cui succedettero i Faussone, nuovamente i Pallavicino, Antonio Carlo Guerra ed infine, nel 1762, Angelo Porrazzo.
Durante la campagna d'Italia Perlo su teatro di sanguinosi scontri (tanto da rimanere nella toponimia locale con il toponimo Bric dei morti, collina dei morti).
Nel 1928 Perlo venne aggregato al comune di Nucetto. Ridivenne comune autonomo nel 1947.
Esistono documenti risalenti al medioevo dove viene riportato il nome di Perlus e Perlum, che si fa risalire al latino pirolus (pero cervino). L'origine di questa associazione si deve con ogni probabilità far risalire all'abbondanza di quest'albero da frutto nella zona.

ATTRATTIVE
La grotta del Castlet si trova in una zona di calcari affioranti a circa un paio di chilometri a sud dell'abitato di Perlo in Val Tanaro. Conosciuta da tempo immemorabile veniva già citata nel "Dizionario geografico degli stati sardi" 1833-1836 a cura di G. Casalis.
In questo testo venivano sommariamente descritte la cavità e la sua ubicazione, l'autore inoltre riporta notizie secondo le quali all'interno esisterebbero: "tre gallerie, l'una verso levante, l'altra verso in mezzodì, e la terza rivolta a ponente: quest'ultima è della lunghezza di sette mila e più metri; e si divide e sottodivide in molte vie, sale , camere, camerini, nel cui centro evvi una specie di tempio, in cui si vedono scolpite sulla pietra diverse figure di animali, di donne e vari geroglifici".

La grotta risulta essere iscritta al catasto speleologico Piemontese con il W 198 PI (CN) - Tana del Castelletto, Comune di Nucetto, Fraz. Perletta, Loc. Castelletto.

La Cappella di San Felice
Questa Cappella sita sul colle della Rame in località Costa di Perlo è di origini antichissime, già citata dal Casalis nel suo "Dizionario geografico degli Stati di S.M. il Re di Sardegna (1833-1855).

INFO
http://www.perlo.it/