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Percorso del Cuore di Ormea

Piazza della Libertà, 1 - Ormea

Percorso del Cuore di Ormea

Iniziamo il nostro percorso da Piazza della Libertà, dove un tempo sorgeva un olmo secolare - oggi sostituito da un esemplare più giovane - simbolo della città, detta anticamente Ulmeta proprio per la grande quantità di olmi che crescevano sul suo territorio. Risalendo la Piazza, superato il monumento agli Alpini, si giunge al Ponte dei Corni, il cui nome deriva da un'antica leggenda. Si narra che all'epoca in cui Belisario il tiranno governava il paese, sua moglie Ildegonda, Marchesa di Ormea, lo tradisse con un suonatore di liuto. Una sera nefasta Belisario sorprese i due amanti teneramente abbracciati sotto le mura del castello, che sovrasta il rio Armella. Questi, terrorizzati, si gettarono nelle acque del torrente e in quel punto il castellano tradito fece erigere un ponte che volle chiamare "del peccato" (ma che passò alla storia come ponte "dei corni"). Accanto al nuovo ponte una statua ricorda la leggenda che ispira anche una interessante sfilata storica che si svolge nel periodo estivo. Dal Ponte dei Corni si può imboccare la via per Valdarmella dove ci si trova subito immersi nei colori e nei profumi di una natura ancora intatta e dove si incontra un campeggio con riserva di pesca, che costituisce la base di partenza per interessanti escursioni a piedi ed in mountain-bike. Arrivati sulla collina di San Mauro, dove sorge la piccola chiesetta Alpina, si può ridiscendere verso Ormea imboccando Via del Castello e seguendo il percorso verde nella pineta, parte del parco fluviale Altramella, vedere ciò che rimane del Castello di Ormea. Sorto intorno al X° secolo in difesa delle invasioni dei Saraceni e degli Ungari fu ampliato a più riprese, fino alla sistemazione definitiva realizzata da Maurizio di Savoia. Fu smantellato nel 1794 dalle truppe francesi.
Percorrendo in discesa Via del Castello si arriva nel centro storico, con la particolare forma a cuore; uno dei più grandi centri storici di montagna dell'arco alpino, caratterizzato da un intreccio di strette viuzze, chiamate "trevi" e da un curioso ed originale sistema di lavaggio delle strade, utilizzato per la pulizia e lo sgombero della neve. Via Roma è la principale ed il centro commerciale della città, dove i negozi restano aperti anche la domenica. Qui si svolge la vita del paese e qui hanno luogo le principali manifestazioni all'aperto, prima fra tutte la Festa del Corpus Domini , durante la quale la strada si copre di maggiociondoli legati in ghirlande, come un vero e proprio soffitto di fiori, e la sfilata storica medioevale. Sempre in via Roma, "n'lu bulgu", si svolgono alcune delle feste gastronomiche tradizionali, come quelle del "cin" a maggio, dei formaggi d'alpeggio a settembre e delle castagne a ottobre. La "Casa delle Meridiane", in via Roma 3, ospita l'ufficio turistico e la biblioteca comunale oltre a sale per mostre temporanee Risalendo appena via Roma si incrocia, sulla sinistra via Madonna degli Angeli dove ha sede la Casa del Museo Etnografico Alta Val Tanaro, che presenta una fedele ricostruzione di una abitazione dell'inizio del secolo scorso. Uscendo dal museo e svoltando a sinistra si giunge in Piazza Nuova, pavimentata con ciottoli di fiume, con una caratteristica antica fontana in pietra e una più recente con una statua in marmo nero di Ormea e bianco di Carrara; imboccando il portico che si trova in fondo e svoltando a sinistra si trova di fronte alla Casa dei Signori di Ormea. Si tratta di una casa signorile che risale al 1300, sulla cui facciata sono inserite antiche e pregevoli formelle scolpite in pietra nera.
Risalendo Via Tanaro ci si trova ancora una volta in Via Roma. Attraversandola e facendo pochi passi ci si ritrova in Via Bassi. Qui le vecchie scuole elementari sono state restaurate e destinate a "Casa-Museo", con la mostra permanente sulla ritirata di Russia. Ritornando in via Roma e percorrendola in discesa, si finisce sulla piazza della Chiesa Parrocchiale di San Martino, protettore della città. La chiesa è sovrastata da un campanile romanico del X° secolo, al di sotto del quale è tuttora visibile l'antica porta di accesso alla città. "La Porta di Borganza", oggetto di un intervento di recupero e restauro in corso di attuazione. All'interno della Chiesa si trova un affresco di San Martino Vescovo di Tours e del Cristo Pantocrate risalente al 1300. A questo punto ci si può riposare nei giardinetti "Sotta la Lea", adiacenti la chiesa con la vecchia torre di guardia, dove si possono ammirare alcune statue in marmo nero di Ormea. Dai giardini si possono raggiungere, passando accanto alla centrale del teleriscaldamento cittadino a legna e al giardino botanico-forestale, i vicini impianti sportivi, che comprendono una struttura coperta per il gioco delle bocce, oltre a campi di calcio, bocce e tennis, oppure si può proseguire la passeggiata scendendo verso la stazione ferroviaria per via Pelazza e per la scalinata fiorita che si sdoppia attorno alla fontana, e raggiungendo la statale nel tratto che affianca il centro storico, Viale Generale Cagna, fino a Via Orti che conduce, costeggiando il Tanaro e passando a fianco alla statua in marmo nero che rappresenta il nodo d'amore fra Aleramo ed Adelasia e sotto il Ponte di San Giuseppe, ad un attrezzato parco giochi e ad un'area verde fresca e suggestiva che comprende un'area di sosta per camper.
Nell'area del parco giochi si svolgono in estate feste, attività di animazione e sagre, come quella dellalasagna all'ormeasca a luglio e della polenta saracena ad agosto. In ogni periodo dell'anno è possibile comunque gustare la cucina tipica negli ottimi ristoranti della città e dei dintorni o dare un'occhiata nei negozi e nelle gastronomie per portarsi a casa un pò del sapore del cuore di Ormea.